venerdì 12 aprile 2013

La danza del ventre nel mondo antico


Le origini della danza del ventre sono avvolte dal mistero. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1700, è perciò quasi impossibile stabilire con certezza il luogo e la data in cui questa danza ha fatto la sua comparsa. Di certo, sappiamo che è una danza molto antica, fonti ben accreditate sostengono che sia nata  circa 25.000 anni fa, come pratica sacra legata al culto della Dea Madre.  I reperti archeologici, le pitture rupestri e stralci di letteratura antica, ci consentono, tuttavia, di  farci un’idea di quelle che sono state le antiche danze femminili, da cui la danza del ventre deriva.
Queste danze, al contrario di quanto comunemente si pensa, non sono una tradizione esclusiva del medioriente. C’è stato un tempo in cui ovunque nel mondo la donna era considera sacra, incarnazione vivente della Dea, portatrice di vita. In quei tempi i riti religiosi erano intrisi di musica, danza e canto. Si ballava nelle isole Hawaii, in onore della Grande Madre Laka, in Mesopotamia, per celebrare  la Gran Madre Ishtar. In Iran, Tuchia e Siria. In Egitto le sacerdotesse danzavano in onore di Iside  e attraverso le loro movenze  aprivano  un canale di comunicazione con la Dea. Nel grande Tempio di Artemide,  a Efeso le sacerdotesse veneravano la Dea con danze rituali di cui vengono descritte movenze analoghe a quelle della danza del ventre.  Danze rituali venivano eseguite a Cipro in onore della Dea Afrodite,  e in Grecia nel Tempio di Venere a Corinto.
Soffocata dall’avvento del patriarcato e dalle religioni monoteiste, la danza delle donne è sopravvissuta in Medioriente come forma d’intrattenimento.
Un grande contributo alla diffusione di quest'arte è  da attribuire alle popolazioni Rom, che dall'India si spostarono via terra verso l'Europa fino alle rive del Mediterraneo e da lì diramandosi verso il Medio Oriente, il Nord Africa, l'Europa Mediterranea e dell'Est. Nel corso di questi spostamenti la danza del ventre subì l'influenza delle diverse culture incontrate sulla sua strada contaminandole a sua volta, fino a ciò che conosciamo oggi come danza del ventre.